Le Api: un bene da salvaguardare

Le api sono un bene comune da salvaguardare.

Le Api rischiano l’estinzione

Il loro ruolo è fondamentale, non solo perché producono miele, propoli e pappa reale.

Circa un terzo delle nostre colture infatti, fra cui rientrano quelle di frutta e verdura che consumiamo maggiormente, dipende dall’impollinazione operata degli insetti.

E le api fanno parte della categoria degli insetti impollinatori, di cui sono la specie più numerosa e quindi importante.

Gli apicoltori hanno segnalato un calo importante della loro presenza già a partire dalla fine del secolo scorso.

Le cause sono molteplici: parassiti, malattie. Ma sono soprattutto sono i cambiamenti climatici, la perdita del loro habitat naturale e i pesticidi nocivi ad essere i responsabili della loro morte.

Se questi preziosi insetti sparissero, le conseguenze sarebbero devastanti. L’impollinazione artificiale è una pratica faticosa, lenta e costosa. Tutto questo influirebbe sulla produzione agricola e quindi sull’economia.

Ma a prescindere dal fattore economico, che comunque è importante, le api sono un bene da salvaguardare per il ruolo fondamentale che rivestono nella tutela della biodiversità e dell’ambiente.

Sono molte le associazioni che combattono per la loro salvaguardia.

BEE LIFE; Greenpeace: SALVIAMO LE API; CooBEEration, sono solo alcuni esempi. Queste associazioni operano, con iniziative di vario genere, per denunciare la situazione critica in cui riversano gli insetti impollinatori e per sensibilizzare l’opinione pubblica.

La strada è lunga e in salita. Ma si intravedono degli spiragli di luce.

Un paio di mesi fa circa, è stato raggiunto un importante traguardo: la messa a bando, da parte degli Stati membri dell’Europa, di pesticidi neonicotinoidi in campo aperto.

LIFEGATE: Bee my future

A tal proposito vorrei segnalare l’iniziativa

LifeGate: Bee my future

(https://www.lifegate.it/iniziativa/bee-future).

LifeGate è una società benefit che opera dal 2017.

È considerata un punto di riferimento quando si parla di sostenibilità.

Conta su una community di oltre 5 milioni di persone, interessate e appassionate di temi legati alla sostenibilità. Queste vengono coinvolte quotidianamente in progetti atti a creare un futuro equo e migliore per tutti.

LifeGate supporta, fra le varie iniziative, anche la difesa delle api con il progetto Bee my Future.

Bee my Future sostiene l’allevamento di 19 alveari grazie al lavoro di un apicoltore hobbista con esperienza decennale. L’apicoltore è selezionato dall’Associazione Apam – Associazione produttori apistici della provincia di Milano.

Partecipando a Bee my Future si possono adottare per un anno cinquecento api degli alveari. L’apicoltore, oltre a prendersene cura, le utilizza per la produzione di miele biologico. Con l’adozione si può scegliere un kit da 4, 8 o 12 vasetti di miele da mezzo chilo, con tanto di etichette da brandizzare a proprio piacimento.

Miele biologico prodotto dall’iniziativa Bee my future di LifeGate.

 

Lettura consigliata

Vorrei inoltre segnalare una lettura, utile per chi volesse approfondire l’argomento.

“La rivoluzione delle Api. Come salvare l’alimentazione e l’agricoltura del mondo”, di Monica Pelliccia, Adelina Zarlenga edizione Nutrimenti.

Copertina del libro “La Rivoluzione delle Api” di Pelliccia, Zarlenga edizione Nutrimenti

La prefazione è curata da Vandana Shiva (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Vandana_Shiva), attivista ambientale.

Il libro narra le vicende di apicoltori, apicoltrici, contadine e contadini, che lottano per salvare gli insetti impollinatori, cercando al contempo, di creare nuovi modi per produrre cibo.

Dai racconti emerge, oltre all’aspetto economico del problema, anche l’importanza che questi insetti rivestono per l’intero ecosistema.

Perché ricordiamoci che anche le api sono un bene comune da salvaguardare.

Per maggiori informazioni:

https://www.nutrimenti.net/libro/la-rivoluzione-delle-api/

Conclusioni

L’estinzione delle api, degli insetti impollinatori, avrebbe conseguenze devastanti per l’intero sistema ambientale. Le api sono un bene da salvaguardare. Anche per questo è necessario proteggerle.

Dalle api c’è solo da imparare: meticolosità, laboriosità, perfetto emblema dell’organizzazione sociale, come sosteneva Tolstoj.

Sarebbe il caso, anche questa volta, di fermarsi un attimo a riflettere e di provare ad innescare il cambiamento che garantirebbe un futuro migliore per tutti.

https://www.mondoapi.it/link/

https://sostieni.greenpeace.it/campagna/salviamo-le-api

https://wisesociety.it/alimentazione/api-alveari-biodiversita-monica-pelliccia/

https://www.lifegate.it/iniziativa/bee-future

Bottigliette di plastica in montagna? Bressanone dice basta

“Bottigliette di plastica in montagna? Bressanone dice basta”

Che la plastica rappresenti un serio problema per l’ambiente è noto ormai da tempo.
I rifiuti plastici invadono la natura inquinandola, e le tempistiche di smaltimento possono essere molto lunghe raggiungendo, in alcuni casi, anche i mille anni.
Il riciclo è stato fino ad ora, il palliativo più frequentemente utilizzato.
Ma purtroppo non per tutti i prodotti plastici si può procedere in questo senso.

Dopo anni di denunce , dimostrazioni e manifestazioni si è finalmente giunti ad azioni concrete, che, per quanto piccole e/o isolate possano essere, sono la dimostrazione concreta che qualcosa sta cambiando nelle abitudini delle persone. Ma soprattutto, cosa più importante, nel modo di pensare comune.

Bressanone dice stop!

Il comprensorio della Plose, sopra Bressanone in Alto Adige, è uno degli esempi di questo cambiamento.


I gestori dei rifugi di questa area alpina, in collaborazione con la società Funivie Plose e il Comune di Bressanone hanno lanciato l’iniziativa “Refill”.
Trattasi di una bottiglietta di acciaio inossidabile, acquistabile presso varie località del comprensorio della Plose, al costo di € 9,90.
La bottiglietta in acciaio inossidabile può essere facilmente riempita alle numerose fontanelle assai frequenti in montagna, e soprattutto riutilizzabile all’infinito.

Un ritorno nostalgico al passato, che si propone essere un’ alternativa valida e intelligente alla bottiglietta di plastica.

Basti pensare al paradosso che l’acqua, contenuta nella bottiglia in questione, ha affrontato un lungo viaggio per arrivare in montagna, e ne affronterà un altro altrettanto lungo per essere smaltita in valle.

Una “follia logica” questa che ha, appunto, spinto i gestori dei rifugi e delle baite a dire basta alla plastica e sí all’acqua a chilometro zero, a partire dallo scorso agosto.

Un piccolo gesto di grande civiltà quello attuato dal comune di Bressanone. Una presa di coscienza mossa dall’evidenza che la plastica sta divorando il pianeta.

In fin dei conti qualche parte si dovrà pur cominciare a cambiare.
E sono i piccoli passi a far fare i lunghi tragitti.

Macche aria fa: Mercoledí 14 Marzo 2018, Casa dell’Ambiente e dell’Energia, Milano

“Macche aria fa”: Mercoledí 14 Marzo 2018, Casa dell’Ambiente e dell’Energia, Milano

“Macche aria fa”: Una bella iniziativa quella promossa da Fondazione AEM http://www.fondazioneaem.it/home/cms/faem e Società Umanitaria http://www.umanitaria.it

“Macche aria fa”

Fumetti e satira in difesa dell’ambiente

Un canale, quello dei fumetti, alternativo ma altrettando valido, per sostenere e promuovere la difesa dell’ambiente, denunciandone le violazioni, i soprusi.

Una mostra itinerante, che approda a Milano (dal 15/03 al 20/04/2018), e che raccoglie 150 tavole dei più famosi disegnatori di fumetti e di satira italiani.

La volontà è quella di coinvolgere anche le nuove generazioni nella tutela dell’ambiente, mettendo in evidenza che la salvaguardia parte dal senso civico di ogni singolo cittadino.

L’inaugurazione della mostra è prevista per Mercoledì 14 Marzo 2018 alle ore 18:30, presso Casa dell’Energia e dell’Ambiente, Piazza Po 3, Milano http://www.fondazioneaem.it/home/cms/faem/casaenergia

A coloro che prenderanno parte all’inaugurazione verrà dato un piccolo dono rappresentativo della manifestazione.

Il filosofo spagnolo JOSÉ ORTEGA Y GASSET sosteneva che : “Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso.”

Quindi come non preoccuparsi di ciò che ci circonda e ci contiene quotidianamente, punto di partenza e di arrivo della vita di ciascuno di noi?

Per maggiori informazioni:

http://www.fondazioneaem.it/home/cms/faem/eventi/news/articoli/020318-fumetti-satira-maccheariafa.html

 

Festa dell’Albero: 21 Novembre 2017. Legambiente

Festa dell’Albero

21 Novembre 2017, Legambiente

Nel corso dell’estate 2017 sono andati in fumo migliaia di ettari di superficie boschiva in tutta la penisola. Molteplici sono i fattori: la scarsa manutenzione, la mano criminale dell’uomo. Quest’anno al mix esplosivo si sono aggiunte le temperature torride registrate nel corso dell’estate.

Festa dell’albero, 21Novembre 2017

Il 21 Novembre la Festa dell’Albero, giunta alla sua 18esima edizione, è dedicata alla risoluzione della piaga degli incendi boschivi, al grido di “Il futuro non si brucia!”. E la campagna di Legambiente mira inoltre alla riqualificazione degli spazi verdi urbani.
Sono previsti 500 eventi su territorio nazionale, attività che coinvolgeranno i cittadini, gli studenti e soprattutto i bambini.

Cogestione

La piantumazione degli alberi nelle scuole, nei parchi e nelle zone degradate della città, con la volontà di riqualificare lo spazio  urbano, ma soprattutto per ricordare, ribadire, l’importanza di un futuro più verde nelle aree urbane.

L’edizione di quest’anno ha inoltre la volontà di promuovere la cogestione delle aree verdi urbane, sollecitando le amministrazioni ad affidare questi spazi ad associazioni, cittadini che ne fanno richiesta, affiancandoli nella gestione.

Il 21 Novembre saranno coinvolte circa 2000 classi e 50mila bambini nell’attività di piantumazione degli alberi.

La necessità di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della conservazione e gestione degli spazi verdi urbani si fa sempre più impellente, spiega il direttore generale di Legambiente, Rossella Muroni.

Questi spazi, punti di ritrovo e di aggregazione sociale, sono sempre meno presenti nelle città, ormai soffocate dal cemento.

Ripristinare il verde urbano è necessario per questa ragione ma anche e soprattutto perché gli alberi sono il polmone verde della Terra, sono fondamentali nella prevenzione del dissesto idrologico, per mantenere gli equilibri del pianeta e migliorare la qualità della vita.

Piantare un albero è un gesto d’amore e un atto di fiducia verso il futuro

Questi sono alcuni degli eventi previsti in occasione della Festa dell’Albero.

In Campania presso il Parco Eco-Archeologico di Pontecagnano Faiano, il circolo “Occhi Verdi” di Legambiente, che da anni gestisce questo meraviglioso parco con 22 ettari di terra e area agricola, darà dimora a nuovi alberi.

A Parma, i volontari del Cigno Verde insieme ad alcune cooperative sociali del Consorzio Solidarietà Sociale e ai bambini della ludoteca “L’Isola che non c’è”, pianteranno esemplari di alberi da frutto e di piante autoctone. Un esempio reale e concreto di quanto sia importante il condividere esperienze e spazi comuni e di quanto possa essere interessante un progetto di cogestione.

A Bologna, in piazza XX Settembre, il vivaio regionale distribuirà delle specie di piante autoctone e Legambiente si occuperà di quella di dieci giovani alberi, che saranno piantati nei cortili delle scuole.

Nelle Marche, a Jesi (An), il circolo Azzaruolo di Legambiente, metterà a dimora alcune querce roverelle nell’area verde gestita dall’associazione, in cui anche gli amici a quattro zampe sono benvenuti.

Lombardia, a Mortara, provincia di Pavia, l’appuntamento sarà presso l’Istituto scolastico “Josti Travelli” per piantumare nuovi alberi. L’iniziativa è nata dalla collaborazione dei volontari del Cigno Verde con gli studenti della scuola media, la provincia di Pavia e il comune di Mortara.

Il 25 Novembre a Lama Polesine, nel Veneto, in occasione della festa dell’Albero, verrà ripulita l’area dell’ex scalo ferroviario e verranno piantati alberi da frutto e arbusti.

In Liguria si assisterà al riconoscimento di resistenza e di “eroismo” ad un albero di fico, che si trova nella zona del Porto Antico. Da anni combatte contro il progressivo processo di cementificazione che coinvolge la città.

Toscana: a Cianciano Terme (Si) nel Parco ospedaliero, saranno piantati aceri montani in sostituzione di quelli ormai morti.
A Perticale, Piombino (Li) il 24 Novembre, i volontari del Cigno Verde e la scuola elementare del luogo, pianteranno trenta specie tipiche della macchia mediterranea, nell’area pubblica adiacente alla scuola.

A Roma il 25 Novembre, i volontari del Circolo Legambiente Garbatella in collaborazione con i cittadini, amplieranno la superficie di verde nel parco di via Rosa Garibaldi, mettendo a dimora alberi ad alto fusto.

A Gallipoli in località “Li Foggi” all’interno del Parco regionale, il verde, colpito duramente dagli incendi, verrà infoltito con piante tipiche della macchia mediterranea.

Concorsi

Anche quest’anno Legambiente ha indetto due concorsi per coinvolgere maggiormente scuole e studenti.
Il primo è un concorso letterario di scrittura dal titolo “L’albero racconta”, ed è rivolto a studenti di età compresa fra i 7 e i 13 anni.
Il secondo è un concorso giornalistico “Storia di un Parco”, aperto ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni, il cui scopo è quello di sensibilizzare i più giovani in merito al degrado delle aree verdi urbane, attraverso articoli e video. I migliori lavori, quelli dei vincitori, verranno pubblicati sul sito di Legambiente.

Per maggiori informazioni e dettagli consultare il sito:

www.legambiente.it