La Meditazione. Arte da scoprire

La pratica della meditazione

La meditazione è disciplina per la mente. Con la pratica si impara a focalizzare l’attenzione su un solo pensiero astratto ed elevato.

La meditazione lascia fluire i pensieri, che normalmente offuscano la mente, al di fuori del corpo, come fossero nuvole che viaggiano in cielo spinte dal vento. Cessa il chiacchierio di sottofondo e si raggiunge uno stato di benessere che si potrebbe definire pace.

Ciò che conta è il qui ed ora.

Il passato, così come il futuro, diventano elementi estranei al pensiero del praticante la meditazione.

Una Meditazione “fatta su misura” per me

Personalmente ho iniziato a pensare alla meditazione poco tempo fa.

Non ci sono arrivata direttamente, cosa che credo capiti alla maggior parte delle persone.

Non pensavo potesse essere per me.

Sono una persona estremamente dinamica. Consideravo (ma in realtà ancora considero) la stasi, fisica o mentale, come una “perdita di tempo”. Sono milanese, lo so. Ma nella vita si cambia. Spesso si migliora, come il buon vino.

In tempi di pandemia mondiale da coronavirus abbiamo cercato, ognuno a proprio modo, la maniera per passare attraverso questo periodo nefasto.

Inizialmente abbiamo affrontato la paura, il panico dell’ignoto.

Ora è la limitazione della libertà, cui siamo periodicamente sottoposti, ad essere l’ostacolo da superare.

Personalmente in questo ultimo anno, ho fatto fronte, non solo alle difficoltà correlate al covid 19, ma anche ai naturali cambiamenti, che susseguono la nascita di un figlio.

Pietro per me è una benedizione. Ma anche la rivoluzione della mia vita, da governare nel periodo storico in cui la socialità è bandita.

Ed è in questo scenario che mi sono avvicinata prima allo yoga e quindi, in seguito, alla meditazione.

Avevo (e ho) bisogno, di trovare un momento in cui spegnere la testa, ritrovare l’equilibrio e ricaricare le batterie.

E devo dire che effettivamente la meditazione è utile in questo senso. Fa rallentare il ritmo e staccare la spina.

Non importa dove sei o quanto tempo hai.

Impari che per la pratica della meditazione è sufficiente ciò che c’è a disposizione in termini di spazio e tempo.

Letture consigliate

Il panorama delle pubblicazioni relative all’argomento e piuttosto ampio.

Due sono le letture che mi hanno aiutato ad avvicinarmi alla meditazione.

Il primo libro è scritto da Livia Candiani e pubblicato da Einaudi nella collana “Vele”

“Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione”

“Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione” . Livia Chandra Candiani, Giulio Einaudi Editore

Livia Candiani è poetessa, traduttrice di testi buddhisti ed esperta di meditazione.

In questo libro descrive la meditazione come una forma di preghiera che avvolge il quotidiano. È uno stare dentro se stessi nel momento in cui siamo, in modo consapevole e volontario.

Ho inoltre iniziato la lettura dell’opera dello statunitense Jon Kabat-Zinn

“Dovunque tu vada, ci sei già. In cammino verso la consapevolezza”

“Dovunque vai ci sei già. In cammino verso la consapevolezza”, Jon Kabat-Zin, Corbaccio Editore

Il libro affronta l’annosa questione dello stress legato alla vita quotidiana.

All’uomo affaccendato nel susseguirsi delle sue azioni di routine manca la consapevolezza del momento presente. I nostri comportamenti, a volte inconsci, sono legati ad automatismi dovuti a preconcetti relativi alla realtà. Quello che crediamo essere vero è solo il frutto delle opinioni e convinzioni, a volte errate, riguardo ciò che ci circonda. Questo distaccamento dalla realtà causa stress e malattia.

La meditazione aiuta a sviluppare la consapevolezza del momento presente.

Jon Kabat-Zinn fornisce utili suggerimenti da applicare nella vita quotidiana, utili per trovare la strada della consapevolezza del presente, e comprendere così anche l’essenza della meditazione.

Conclusioni

“Chi non medita è come colui che non si specchia mai.”

Il tempo che abbiamo a nostra disposizione non è tanto e mai troppo per gli affetti che ci circondano.

Imparare a star bene con se stessi potrebbe essere utile a star meglio anche con gli altri e con coloro amiamo.

https://www.einaudi.it

https://www.corbaccio.it

Superba è la notte di Alda Merini, Giulio Einaudi Editore

“Superba è la notte” di Alda Merini

Giulio Einaudi Editore

“Superba è la notte”, Giulio Einaudi Editore

 

“Superba è la notte” nasce da una raccolta di lettere che Alda Merini invia all’editore Einaudi e ad altri destinatari, nell’arco temporale cha va dal 1996 al 1999.

Non essendo stato possibile dare un ordine cronologico al materiale, i curatori hanno optato per un criterio legato all’omogeneità tematica e stilistica dell’opera.

Alda cavalca il mito di Orfeo e lo fa suo, dando vita ad una produzione poetica caratterizzata da improvvisi sbalzi, variazioni linguistiche e tematiche, ma mantenendo presente e costante il suo canto a volte cupo e spesso ironico.
Il mito di Orfeo, che per primo scende nell’Ade per salvare Euridice e ritorna, solo, a raccontare agli uomini cosa accade all’inferno.
Alda Merini trova la via, il mezzo, attraverso il quale esprimere il suo personale trascorso negli inferi: la poesia.

Alda Merini

Alda Merini, 1923-2009

 

Nasce a Milano il 21 Marzo 1931 in una famiglia dalle condizioni economiche modeste.
Esordisce come autrice all’età di 15 anni e grazie ad Angelo Romanó viene presentata a Giacinto Spagnoletti, colui che la guiderà nell’espressione del suo talento.
Nel 1947 viene internata per un mese nella clinica di Villa Turro a Milano, dove le diagnosticano un disturbo bipolare.

Da allora si alternano nel corso della sua vita, periodi di salute mentale ad altri di internamento.

Ma Alda continua a scrivere e, almeno inizialmente, le persone che la circondano ancora ne vedono e ne riconoscono il talento.
Lei stessa utilizza, probabilmente in modo involontario, il suo disturbo come fonte di ispirazione. Si tratta di una particolare predisposizione alla vita, di una fonte a cui attingere. Non se ne vergogna. Non si isola. Ma ne scrive a proposito.

Pubblica con Bompiani nel 1953 l’opera in prosa “La pazza della porta accanto” con chiaro riferimento alla sua esperienza personale.

“La Terra Santa”

Il suo capolavoro “la Terra Santa” fu scritto a partire dal 1979 e oggetto di analisi è la terribile esperienza vissuta nell’ospedale psichiatrico.

Ci troviamo di fronte a testi drammatici e intensi, che le faranno vincere nel 1993 il Premio Librex Montale.

Quando nel 1983 muore Ettore Carniti, il primo marito, Alda rimane definitivamente sola.  Ignorata già da tempo, dal mondo letterario, cerca di dar voce alla sua produzione e trova  spazio solo nella rivista di Paolo Mauri, che le pubblica 30 poesie.

Grazie al secondo matrimonio contratto con Michele Pierri, dottore in pensione con aspirazioni poetiche, con cui si trasferisce a Taranto, la poetessa trova nuovamente il giusto modo e spazio per la sua espressione artistica.

In seguito ad un internamento presso l’ospedale psichiatrico di Taranto, decide di tornare a Milano, ove inizia a frequentare il caffè letterario e libreria, Chimera, situato poco distante dalla sua abitazione sui Navigli. Sono gli anni più fecondi dal punto di vista letterario. Offre agli amici del caffè la sua produzione, i suoi dattiloscritti.

Ma ampia è la produzione di Alda Merini e molti sono gli attori che entrano in scena, fra i quali ad esempio Alberto Casiraghi, che illustra nel 1999 “Aforismi e magie”.
Alberto Casiraghi, amico, poeta ed editore, dà vita ad una raccolta di piccoli libri, i “Pulcinoelefante”, in cui Alda esprime la sua nuova forma di espressione artistica, l’aforisma, più breve ed incisivo.

Una vita intensa, vissuta fra alti e bassi, in Paradiso e all’Inferno, che si conclude il 1° Novembre 2009 all’età di 78 anni, consacrandola la “poetessa dei navigli”.

La notte se non è rapida

non fa in tempo a coprire il sogno.

Lanterne sono i miei occhi e tu

il fiato che le appanna.

Dormi sul cuore di tutti

o piccolo asfodelo

e non appena le unghie

avranno scalfito il gelo dell’inverno

tornerai tu ranuncolo pieno

a rendermi felice.

Avide le tue coppe di avorio

avidi i testicoli del desiderio

le dita piene di prugne

ingemmano i vasti odori.

 

“Superba è la notte” di Alda Merini, Giulio Einaudi Editore
9788806145477 €10,00

http://www.einaudi.it